venerdì 27 gennaio 2012

Io cornuto

mia moglie inculata da un negro


Sono Marco, ho 38 anni e sono stato cornificato da mia moglie. L'ho trovata un giorno che sono tornato prima dal lavoro mentre si faceva inculare da un negro, urlava che si sbrigasse, che le doleva il culo, che voleva sentire il culo pieno di sperma ma che non ce la faceva più a sopportare il dolore. Il negro non veniva, non perché non ne avesse voglia, ma perché voleva godersi tutto il dolore di mia moglie. Io non riuscivo a intervenire, ero impalato. Arrabbiato con mia moglie per il tradimento, arrabbiato perché si stava degradando oltre ogni limite, arrabbiato con me stesso perché non riuscivo a fare nulla.
E poi venne: esplose nel culo di mia moglie, che a sua volta ebbe un orgasmo tanto intenso che iniziai a preoccuparmi che ne potesse morire.
Poi si accorsero della mia presenza: il negro mi sorrise sbruffone e iniziò incurante a rivestirsi, se ne andò poco dopo non senza aver sputato con disprezzo sul corpo di mia moglie ancora spossato per l'orgasmo.
Mia moglie mi confessò tutto, piangendo: le piaceva farsi inculare da negri, disadattati, drogati, persone senza fissa dimora che raccattava qua e la. Mi chieste di perdonarmi, ma mi disse subito che se non avessi accettato se ne sarebbe andata di casa.
E io accettai e mi trovo qui a scrivere questa confessione: sono un cornuto, un vero e proprio cornuto. Spero solo di non beccarmi qualche malattia: mia moglie fa sesso anale senza preservativo e per sua scelta non usa lubrificanti. Questo significa che il culo le sanguina quasi sempre, anche se ormai poco, quando viene inculata. E io ho imparato ad apprezzare molto di più mia moglie dal punto di vista sessuale: purtroppo devo ammettere che la cosa mi eccita molto più di quello che pensavo io stesso, purtroppo quando so che nel pomeriggio, mentre io ero al lavoro, si è fatta inculare a sangue da qualche disadattato mi eccito e corro a casa per far l'amore con lei, magari quando ha ancora il culo pieno dello sperma dell'altro uomo. E temo che prima o poi lei si beccherà una malattia e poi la passerà a me.
Ma cosa posso fare?

martedì 10 gennaio 2012

Inculato da mia moglie

Cosa prova un uomo quando viene sodomizzato da una donna? Una sensazione piacevole o meno? Ecco un racconto erotico dedicato proprio al tema degli uomini che amano farsi sodomizzare dalle donne.

uomo sodomizzato dalla moglie


...Con un ditino malizioso mia moglie strofinò una goccia del
lubrificante sul mio ano pulsante, sentendolo desideroso di più
sostanzioso contatto, poi mi fece inginocchiare sul bordo del letto in
modo da avere ben libera la visuale delle mie chiappe pelose
leggermente aperte, e dell'orifizio in attesa.
Mi accarezzò affettuosamente l'uccello, che per l'emozione mi si era
di nuovo rizzato, quindi con un ghigno un po' sadico impugnò ben salda
l'asta di solida gomma rosa e ne appoggiò la punta all'entrata del
retto maritale. Io emisi un profondo sospiro! Stavo per concedere alla
mia dolce metà un dono prezioso: la verginità anale!

Mi pareva quasi, povera vittima designata dello stupro anale, di
sentire il puzzo del maschione ad immagine del cui membro era stato
modellato quel cazzone di gomma. La mia fantasia stimolata dal tremore
immaginava le manacce pelose dell'energumeno che mi abbrancavano ai
fianchi da dietro, facendomi piegare a novanta gradi mentre i pollici
mi divaricavano senza dolcezza le natiche stanando l'ano sudato ed
emozionato.
Immaginavo di udire il respiro pesante del bruto farsi più affrettato
mentre la punta della cappella si appoggiava massiccia contro il
buchetto grinzoso tutto tremante, e senza pietà iniziava a spingere
per dilatare le crespe virginali e farsi largo nel retto.

Non vi era difesa di sorta possibile: la generosa ditata di vasellina
liquida aveva ormai già trasformato il solco tra le chiappe in una
viscida palude, dove il sudore del culo e l'aroma pungente della fava
si mescolavano in un abbraccio lubrico e sensuale.
Non sarebbe nemmeno occorsa una pressione eccessiva affinché il mio
ano garbato aprisse graziosamente la sua boccuccia ed inghiottisse la
sommità fungiforme della verga eretta, dalle grosse vene sporgenti,
paonazza e tesa fino a scoppiare.

La cappella di caucciù, sospinta da un gentile colpetto di reni dei
torniti fianchi di mia moglie allargò con un rumore simile ad un
risucchio le pareti del mio buchetto indifeso e lo trasformò tosto in
un bucone ben sfondato.
Era fatta! Il glande aveva vinto la simbolica resistenza dello
sfintere slabbratosi tutto ad un tratto e quasi con gioia, ed era
entrato da trionfatore dentro lo stretto e vergine budello di cui
avvertiva i fremiti e le ormai inutili contrazioni.
Un rantolo uscì dalla mia bocca, mentre una goccia luccicante d'umore
compariva sulla punta del mio cazzo pulsante. Ora stava entrando la
verga: che spettacolo! Il contrasto tra il colore marroncino un po'
oscuro del solco peloso tra le natiche ed il rosa chiassoso del
godemichè faceva risaltare la dilatazione dell'ano.

Io, giovane inculato, ne avvertivo l'invadente e maleducata presenza e
mi pareva che la verga, la quale non cessava di sprofondare lentamente
ma impietosamente, mi arrivasse fino in gola togliendomi il respiro.
Finalmente la penetrazione cessò, ma non già per un tardivo
ripensamento della mia gagliarda sodomizzatrice, bensì semplicemente
poiché ormai tutto il cazzo duro si era fatto strada nel retto, ed i
ricciuti peli della sua figa solleticavano il solco immediatamente
sopra al mio povero culo sfondato.

Mia moglie, quasi intenerita dallo scempio, estrasse delicatamente il
godemichè e mi fece sdraiare supino sul letto ponendomi un cuscino
sotto al fondo schiena.
"Adesso che abbiamo colto il fiore doloroso, mio caro," - mi disse
guardandomi intensamente negli occhi - "ciò che rimane sarà puro
piacere. Cono un lungo atto d'amore faremo ora godere questo tuo
culetto delibato, ed io pure goderò per il tramite di questa vigorosa
verga che ti massaggerà lo sfintere".

"Sì, me lo hai proprio rotto il culo, dolce amore mio!" - le risposi -
"Come lo ho sentito, il tuo muscoloso membro che ha invaso la mia
intimità! Ora posso veramente dire di essere il tuo sposino deflorato,
e la boccuccia del mio culo, perso ormai il pudore virginale, anelerà
d'ora in poi a ricevere spesso e volentieri la visita villana della
tua grossa e gradita verga!"...